Domenica pomeriggio evidentemente era di nuovo il Black Friday e basta ascoltare le dichiarazioni scontate di Mourinho. 
Serviva proprio una giornata monopolizzata dal disagio dilagante per stabilire che la Roma momentaneamente è sotto la Lazio.

Nonostante le parole rendano sempre bene l’idea, ovviamente.
A MOU non è andata giù la vittoria dei biancocelesti sullo Spezia, arrivata con un gol a suo avviso irregolare, quello di Acerbi.
“Ventidue anni fa potevi vincere una partita con un gol in fuorigioco e ventidue anni dopo continui a poter vincere una partita con gol in fuorigioco, perché ieri una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco. Questo in ventidue anni non è cambiato e si continua a poter vincere una partita per un gol in fuorigioco e questo è per me una cosa con qualche significato”.
Alle parole di Mou e Caressa (ha parlato anche lui ebbene sì) la Lazio ha deciso di replicare con un comunicato dai toni piuttosto duri. Raga’, mi sono commossa. FINALMENTE la società s’è fatta sentire. Basta così poco per commuovermi!

“Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose: che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola.Credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni”.

Eh già, il calcio non si gioca nei salotti televisivi e, detto ciò, se qualcuno pensa che adesso io possa dedicare solo 10 secondi alla poracciata di Caressa, si sbaglia.

Avrei gradito di più uno speciale sul gol di Acerbi che ha provocato la sospensione di Luca Pairetto e Luigi Nasca, arbitro e addetto al Var di Spezia-Lazio, gruppo arbitrale che sarà fermato fino al termine della stagione, invece c’è toccato di pupparci il melenso teatrino di Mou. E quello ridicolo di Caressa appunto, se possibile, ben peggiore.

Dopo il macello delle ultime settimane, sui social nei giorni scorsi è stato tutto uno schierarsi, chi a favore di Ace e chi contro. Prese di posizione nette che lo hanno stroncato e vi dirò, l’ultima affermazione del tecnico portoghese, mi pare solamente l’ennesimo baraccume molesto.

Io ormai mi sento tipo che quel machismo sfrontato di Mourinho non mi fa più effetto.
E sono diventata più matura, più concreta e gli preferisco la poca spettacolarità a favore di telecamera di Sarri.
Eh già, perché chi c’ha Sarri nun trema e sicuro io nun tremo. 
Quindi eccomi qui, dopo aver versato fiumi di parole per difendere una Lazio bistrattatissima sui social, essermi battuta contro i profili FAKE (Ciao Carissimi), finalmente posso dire che SARRI è differente, tra il buonismo populista di qualcuno e le lagne di un altro, SARRI è ciò che meritavamo.
E vogliamo parlare delle cose allucinanti che sono state scritte? Ciao pure a Caressa.

Mi sembra abbastanza palese che si tenti di sviare, che si ricorra a proclami urbi et orbi, ma non c’è nessuna vittima e nessun carnefice, solo un allenatore ossessionato dalla visibilità che tenta di distrarre dalla prestazione deludente della sua squadra, non andata oltre il pareggio contro il Bologna, buttando valanghe di melma proprio su Acerbi. 
Vecchia storia!

E se Mourinho cerca di uscirne un pizzico meglio facendo cadere giù il mondo intorno alla classe arbitrale, è perché gli piace vincere facile, con migliaia di tifosi dalla sua parte pronti a schierarsi contro i direttori di gara che sì, spesso rei di decisioni scellerate. 
Ma se è riuscito a fare abboccare qualcuno a quella litania, è stato solo per maggiore esperienza, eh. 

Il risultato contro i ragazzi di MIHAJLOVIC, evidentemente, lo ha lasciato pietrificato ed ha accampato il primo ridicolo alibi per giustificare una posizione in classifica non soddisfacente. Peccato che la verità è ben diversa.
Ho stimato MOU una vita, grande allenatore, sano dispensatore di trash, l’ho ammirato ed amato alla follia. Lo ammetto e non mi nascondo.
Ma quando leggo certe cose, frecciate assestate per un 5/6 posto in classifica e non a fronte di uno Scudetto, sinceramente, mi pare barcaccume. 

E per una volta sono felice che la Lazio abbia risposto a questa pantomima a favore di telecamera.
Ho sempre amato il machismo di Mourinho ma, come scritto poc’anzi, adesso sono maturata.
E preferisco il burbero Sarri, sia perché mi piace tantissimo e soprattutto perché apprezzato il suo essere onesto, in primis con se stesso, per aver riconosciuto quelli che sono i limiti oggettivi.
Che differenza con altri FraccazzzidaVelletri straconvinti di essere arrivati coi trofei in tasca. (Ogni riferimento a José Mourinho è da NON ritenersi puramente casuale).
Ora non mi resta che tirare fuori i pop corn dalla dispensa… E mi faccio coraggio perché MOURINHO, sano divulgatore di trash, ha appena ri-cominciato.

Bisogna saper perdere, ad una certa bisognerebbe insegnarlo. (Con le mani Caressa ciao cia’)


Simplemente, Xoxo. 

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